Lunedì sera però, in una nonna di nome Mafalda ed in una brava sfoglina di Bologna, in un contesto caldo e familiare come quello dell’ azienda agricola “Il Folicello” (di cui vi ho già parlato), ho ritrovato alcuni gesti lontani, che non vedevo e non facevo più da tempo!!
Ho impastato tre uova di sfoglia, l’ ho tirata (discretamente) col mattarello ed ho avuto il piacere di portarmi a casa una bella porzione di tagliatelle biologiche: eh sì, non abbiamo utilizzati ingredienti qualsiasi ma uova di galline ruspanti e nutrite in modo sano e farina macinata a pietra non privata del germe di grano ( ne ho acquistati cinque chili! ).
Per concludere la serata abbiamo mangiato un bel piatto di pasta da noi “sapientemente" prodotta e condite con il meraviglioso ragù alla bolognese di Antonella, sulla tavola tanti profumi tra cui quelli del vino e del succo di uva dell’ azienda sempre biologici e biodinamici; una delizia per il palato e per l’ umore!!
Durante la serata ho capito che farò la sfoglia fatta in casa spesso perchè è buona, è genuina, è un turbinio di profumi, di aromi e perchè vorrei che i gesti che mi ha insegnato la nonna “Pam” tornassero a vivere nelle mie mani e in quelle di Edoardo quando sarà più grande.
Durante la serata ho avuto modo di parlare a lungo con Antonella, la titolare dell’ azienda e non sapete quanti segreti culinari ho scoperto: uno di questi riguarda il pane fatto in casa, ma questa è un’ altra storia....che presto vi racconterò!!!
Nessun commento:
Posta un commento