giovedì 29 dicembre 2011

SPENSIERATEZZA

Il Natale è passato ed io non sono riuscita a postare un decimo di tutto ciò che ho preparato per accogliere questo bellissimo periodo dell’ anno: nessuna fotografia di tutto ciò che ho cucinato, dei miei biscottini, dei lavoretti preparati  con Edoardo, del nostro presepe, dell’ albero, dei festeggiamenti e come se non bastasse sono giorni in cui tento di scrivere ma proprio non ci riesco ed in fondo il motivo lo so: vorrei trattare argomenti che non credo debbano essere condivisi su un blog perché troppo intimi e personali; magari cambierò idea ma per ora proprio non riesco a buttare giù quelle righe che forse alleggerirebbero la mia mente!!

Allora ho pensato di dare un tono spensierato al mio rientro nel blog condividendo con voi un regalo che mi ha portato tanta gioia....il pensiero è stato di mio marito.....







Proprio coì: me li ha regalati entrambi dopo che mi ha trovato in una libreria con questi capolavori tra le mani e lo sguardo sognante!!!

Qui non si trovano solo fantastiche ricette ma immagini e parole che parlano della passione che questo grande pasticcere mette nelle sue opere d’arte!!
Io sfogliando queste pagine mi sono immaginata a Minori e mi è quasi parso di sentire l’ odore dei limoni che Salvatore utilizza per le sue specialità!! Quanto amore mette quest’ uomo in quello che fa!!! 

Comunque sono già pronta a cimentarmi in una sua ricetta e vi farò vedere cose riuscirò a fare anche perché non sono ricette di semplice esecuzione, richiedono tempo e passione e potendo ingredienti genuini e tipici!! Farò del mio meglio!!

sabato 3 dicembre 2011

CALENDARIO DELL’ AVVENTO




Eccovi il nostro calendario dell’ Avvento, creato su di un cartellone rosso, dotato di ventiquattro “taschine" ricavate da altrettanti sacchetti bianchi da pane ( li ho acquistati in un panificio ), decorati con carta di riso da decoupage.
Ogni giorno contengono una sorpresa che Edoardo potrà avere solo dopo aver aperto il sacchettino, chiuso da un’ etichetta bianca. 
Un po’ ingombrante perchè di grandi dimensioni ma direi che ha avuto l’ effetto sperato sul mio cucciolo!!
I pensierini variano dal cioccolatino, ai pastelli, ad un quaderno home made creato prendendo ispirazione dal sito de La casa nella prateria” di Claudia Porta, un segnalibro fatto da me riportante l’ immagine della natività ed il significato del nome del mio bambino “Edoardo”, cuoricini di pannetto che ho riempito di cotone idrofilo puro profumato con oli essenziali alla menta, una matita, una preghierina da appendere alla cameretta, un libro ( non poteva mancare ), della pasta modellabile, alcuni disegni a tema natalizio da colorare ( in realtà pedagogicamente poco stimolanti per cui da evitare se possibile!! ) ed in ultimo il Gesù bambino da mettere nel presepe il giorno della Vigilia di Natale!!!

Ho trovato ispirazione navigando nel sito di “Pane, amore e creatività" !!!!!

Buon Avvento!!!!




venerdì 2 dicembre 2011

PRENDERSI CURA DI SE'



Ho trentuno anni, sono sposata da otto e mezzo e questo significa che ho il dovere di non apparire sciatta e trascurata almeno agli occhi di mio marito!
Ebbene sì, questa è la riflessione che facevo tra me e me qualche giorno fa dopo una doccia tonificante ed un trattamento levigante a suon di zucchero di canna e limone (grazie a Bruna Scripta Carvalho ) che ho potuto permettermi di fare grazie all’ uscita di figlio e marito!!
Così, al momento di spalmarmi un’ abbondante dose di crema per il corpo mi sono ritrovata a guardarmi, (proprio così perchè spesso non ho il tempo per farlo) ed a chiedermi come faccia mio marito a trovarmi ancora “carina” dal momento che spesso le mie gambe sono dotate di incolta peluria e che quando apre la porta di casa dopo una giornata di lavoro mi faccio spesso trovare con una bella tuta e viso bianco decorato da un orribile ferma capelli posto sulla testa come quelli che si vedono tra i peli degli yorkshire!!
Allora mi sono detta: “non sarebbe bello e forse giusto farmi trovare in condizioni migliori, per far sì che lui mantenga nel tempo l’ entusiasmo di starmi vicino?!!

Beh, dopo questi pensieri ho estratto dal mobile del bagno la mia arma migliore, una crema (riduttivo chiamarla così) che mi ha regalato una cara amica (Marika) per il mio compleanno: la crema per il corpo della REMINISCENCE!! Si chiama Do Re, ha un profumo dolce, dolcissimo, incentrato sulle note di eliotropio, fico verde, mandorla, cedro, sandalo, patchouli, vaniglia e muschio; una delizia anche per la pelle levigata che regala!! A mio marito è piaciuto molto il profumo di questa crema ma non è stato l’ unico ad apprezzare il gesto di amore che ho rivolto a me stessa infatti il mio Edoardo non ha tardato a dirmi che “facevo un buon profumo”!!
Che dire? A me che piace avere un aspetto rassicurante e sobrio per il mio bambino ma non voglio nemmeno che mio marito si chieda dov’è finita la Michela che ha sposato tanti anni fa.
Questa buona crema è proprio una soluzione ed adesso vi svelo anche un luogo unico nel suo genere dove potrete trovare profumi di Nicchia e naturali, prodotti che non si trovano ovunque: Profumeria La Crisalide di Cento (Fe).

Adesso che vi ho svelato i miei segreti e la mia vanità spero anche voi vorrete concedervi una coccola!!




lunedì 28 novembre 2011

MUFFIN di ZUCCA



Oggi ero proprio ispirata ed avevo tanta voglia di cucinare così, non solo mi sono cimentata a fare una torta di mele senza uova e senza burro, ma ne ho preparata anche una tradizionale ( di cui tutti voi avrete di sicuro la ricetta ) ed ho impastato dei meravigliosi muffin di zucca!!

Volete la ricetta? Eccovi quella utilizzata da me, estrapolata da Giallo Zafferano:

Ingredienti:  Bicarbonato1 cucchiaino; Burro150 gr;  Cannella in polvere metà cucchiaino; Farina 00 200 gr;  Miele o melassa 90 gr; Noce moscata la punta di un cucchiaino;  Sale 1 grosso pizzico; Uova 1 medio; Zucca polpa 225 gr; Zucchero di canna 100 gr


Eliminate la scorza dalla zucca e ricavate 225 gr di polpa che taglierete a fette dello spessore di cm 2-3. Disponete le fette di polpa di zucca su di un foglio piegato in due di alluminio, quindi ricopri tele con un altro foglio piegato in due di alluminio e infornate per un’ora a 200°. Quando la zucca sarà tenera toglietela dal forno, aprite il cartoccio e lascia tela raffreddare, quindi riducete la zucca in purea in un frullatore. 
Nel frattempo, con le fruste di uno sbattitore o con la foglia in una planetaria, sbattete il burro fino a ridurlo in crema, quindi, sempre sbattendo, aggiungete lo zucchero di canna e la melassa (o il miele). 
Unite poi l'uovo e la purea di zucca e in una ciotola a parte versate la farina, il bicarbonato (preventivamente setacciati), il sale e le spezie. Quando gli ingredienti contenuti nella planetaria si saranno ben amalgamati, unite le polveri precedentemente setacciate. Amalgamate per bene anche queste ultime.
Mettete le pirottine di carta dentro gli stampi per muffin e poi distribuitevi l’impasto aiutandovi con due cucchiai; infornate in forno già caldo a 200° per 15-20 minuti. 
Lasciate raffreddare per qualche minuto e servite caldi,  oppure lasciate raffreddare completamente e servite freddi. Una volta raffreddati se preferite potete spolverizzarli con dello zucchero a velo...sono ottimi comunque!

Sono buonissimi!!!!!!!!!



TORTA DI MELE SENZA UOVA



Eccomi qui nel cammino intrapreso verso una cucina naturale, dedicata anche alle persone che soffrono di intolleranze alimentari.
Oggi mi sono cimentata nella preparazione di una torta di mele senza uova e senza burro! 
Allora eccovi la ricetta:

Ingredienti:

200 gr di farina 
100 gr di zucchero
2 o 3 mele 
1/2 bicchiere di olio di semi 
1 bicchiere  e mezzo di latte 
poco liquore per dolci 
1 bustina di lievito 


Procedimento:

Prima di tutto versare la farina miscelata con il lievito in una ciotola insieme allo zucchero e mescolare bene finchè non si sono amalgamati; aggiungere mezzo bicchiere di olio e mescolare accuratamente.
Aggiungere il latte sempre continuando a mescolare in modo che non si formino grumi.
Quando sarà tutto liscio puoi aggiungere le mele.
A piacere aggiungere il liquore.
Infornare a 180° per trenta minuti circa.

Fatemi sapere se vi è piaciuta!!

sabato 26 novembre 2011

SPOSATI E SII SOTTOMESSA



Il mio incontro con questo libro è successo per caso; vagando nella rete, tra un blog ed un altro sono approdata in quello di Costanza Miriano e dopo la lettura di qualche suo post ho preso in mano il telefono di casa per ordinare alla mia libreria di fiducia “Sposati e sii sottomessa”.
Vi confesso che il solo ripetere il titolo al libraio mi ha messo in imbarazzo, ho pensato alla sua espressione dall’ altra parte del telefono ed al commento che avrà fatto tra sé e sé: “pazza questa, ma che roba legge?” Poi, vinto il pregiudizio ho atteso ben due giorni prima di potermi tuffare a capofitto in questa lettura che definirei stupefacente e destabilizzante allo stesso tempo: in un momento come quello che sto o, a questo punto stavo, attraversando con mio marito, in cui la cosa più semplice che mi riuscisse fare era il rinfacciamento per la sua poca collaborazione domestica eruttando come un vulcano ogni qualvolta malauguratamente mi passasse davanti, presa dallo sconforto e dalla certezza di essermi sposata con un ominide, mi si è aperto un varco e le parole di Costanza hanno cominciato a riempirmi di sensi di colpa smontando tutte le mie accuse contro “l’ imputato”.
Già, mi sono ritrovata a chiedermi se non fosse vero che noi donne dobbiamo sottometterci, ma nel senso di Costanza, nel senso di Gesù o della natura come ognuno di noi vuole vederla!!
Noi donne, per natura, siamo quelle che si “sottomettono” ponendosi alla base di un rapporto di coppia; in fondo sono loro che con senso materno accolgono l’ altro, educano, accettano vedendo il bene negli altri, riescono a supportare la famiglia come un giocoliere che riesce a far girare mille palle tra le mani senza farne cadere una!!
L’ autrice di questo libro, il cui titolo forse è anche stato pensato per provocare, ci spiega che la donna si ritrova dandosi, che le donne vedono il bene nelle situazioni anche quando bisogna spremersi gli occhi per trovarlo, che le donne devono sostenere la vita!

Dal canto mio non posso che condividere questo pensiero pensando che se noi, per natura, abbiamo quel qualcosa in più, di misterioso e di difficile definizione che ci rende così uniche, è giusto tirarlo fuori sopperendo dove l’ altro non arriva; uomo e donna sono diversi, allora perché volerci mettere alla pari a tutti i costi?
 Con il femminismo la donna si è emancipata ma io credo che per molti aspetti si sia proprio persa!
Una perdita di identità, di possibilità, una perdita che ha coinvolto anche l’ altra sponda, l’altro sesso, quegli uomini che forse molto spesso, dentro e fuori la famiglia, si trovano a fare i conti con un ruolo vacillante che li destabilizza; ed allora, al bando la sottomissione fisica, al bando la repressione, la violenza sulle donne, ma se la dovessi dire con un appello sarebbe questo: “smettiamo di lamentarci, smettiamo di atteggiarci da donne che tutto possono e tutto fanno meno che dedicarsi a figli e famiglia perché questo non è più di moda, smettiamo di sentirci svilite dall’ accudimento dei nostri bambini, smettiamo di lamentarci e cominciamo ad essere disposte a rinunciare alle nostre tanto ambite libertà in cambio di una condizione che poi spesso ci si ritorce contro come la mancata possibilità di crescere i nostri figli, il conto da fare tra carriera e maternità, con i conseguenti rimorsi a posteriori per non aver potuto crescere i nostri figli! Teniamoci strette il nostro essere materne e accoglienti e doniamo ai figli e ai mariti quel caldo abbraccio rassicurante che solo a noi la natura, o Dio (credete in ciò che volete, io nel secondo ) ci ha donato”.
In questo credo di farmi portavoce del messaggio di Costanza che tra le altre cose mi ha fatto riflettere sulla mia condotta di vita: d’accordo, io, è inutile dirlo, faccio dieci cose contemporaneamente mentre mio marito per farne una pretende anche che io gli scriva un post-it come promemoria, dalla notte del travaglio non credo di aver mai più dormito una notte intera con entrambi gli occhi chiusi mentre mio marito dormiva anche quando il pargolo strillava come un’ aquila, lui può permettersi black-out mentali che a me non sono permessi nemmeno se ho la febbre a quaranta perché anche in quel caso devo rimanere vigile e dare le dritte almeno per far sì che mio figlio non si ritrovi ad andare alla materna in pigiama; dovrò forse contare fino a dieci prima di rispondere all’ ominide ciò che vorrei all’ interno dei suoi più disparati discorsi blateranti, ma tutto questo alla fin fine mi porta solo ad una conclusione: se non sono io a fare tutto questo, che ne ho le capacità, chi lo dovrebbe fare? L’uomo? Nel caso specifico mio marito?
Tutto sommato anche lui dona alla famiglia tante cose che proprio io non potrei o non saprei fare, fuori dalla mia portata psico-fisica e anche lui avrebbe da rinfacciarmi un bel po’ di cose e sono veramente stressante quando lo voglio ma è qui, al mio fianco ed insieme, tra alti e bassi, ognuno con le proprie forze ed i propri limiti siamo una famiglia, quel dono prezioso che forse, se ognuno stesse al proprio posto, molto spesso non andrebbe perso!!

mercoledì 23 novembre 2011

ALIMENTAZIONE NATURALE



Eccomi qui a muovere i primi passi in quella che è un’ idea, un’ ispirazione, uno stile di vita in cui voglio far approdare la mia famiglia e possibilmente anche voi!
Eh già, ho deciso che, pur non rinunciando alla buona cucina, è giunto il momento di prendersi particolare cura di ciò che mangiamo perchè “noi siamo ciò che mangiamo” ed a ben pensarci quest’ affermazione è assai inquietante se si pensa al cibo inquinato o ai pasticci veri e propri che molto spesso cuoche improvvisate ci propinano anche tramite i media e alle quali io per prima mi sono alle volte affidata; cibo buono, al palato, gustoso ma da un punto di vista salutistico pessimo.

Allora è qui che vi annuncio che uno tra i progetti che ho per il mio blog è proprio questo: una sezione dedicata all’ alimentazione naturale e per naturale intendo il più sana possibile, vicina alla natura ed alla stagionalità e ove possibile biologica. Non sono vegetariana e non credo riuscirò mai a diventarlo ma in questo ultimo periodo a casa nostra la carne non ha molto successo, soprattutto da parte mia e di mio marito, così ho deciso di lanciarmi alla scoperta dei legumi che utilizzo ancora troppo poco ed in modo troppo tradizionale nella mia cucina.

Tutto questo è supportato da alcune letture che sto facendo tra cui quella di questo testo: “ Scegli ciò che mangi” di AnnaVillarini con Francesca Gangi con le ricette dello chef Giovanni Allegro e da alcuni esperimenti culinari che ho già fatto ( ma purtroppo non documentati ).

Bene, allora se per qualche intolleranza o per puro spirito salutistico vorrete seguirmi in quest’ avventura prometto di raccontarvi ciò che metterò in pratica per la mia famiglia che include un bambino che non ama in modo particolare i vegetali: bella sfida direi!! Le abitudini non sono facili da cambiare ma ho letto che se i cambiamenti avvengono con gradualità hanno più possibilità di successo; per questo vi racconto il primo semplice accorgimento che abbiamo già apportato alla nostra colazione ( mi raccomando tavola apparecchiata con cura e tutti insieme intorno al tavolo anche solo dieci minuti ): FRUTTA SECCA: tutte le mattine dopo latte e biscotti o torta (fatti in casa), pane casereccio con marmellata e miele, centrifuga o spremuta di agrumi, ci mangiamo cinque o sei gherigli di noci, nocciole, mandorle, anacardi e uva sultanina consapevoli delle tante qualità che apportano al nostro fisico e ovviando ad un problema che mi colpisce personalmente: questa benefica frutta secca mi permette di non avere fame per le tre ore successive a questo primo pasto della giornata (eh già, ho sempre fame!!).

Ecco alcuni dei benefici della frutta secca: 


Per frutta secca si intendono sia i frutti oleosi caratterizzati dal guscio legnoso all’interno del quale è presente il seme come arachidi, nocciole, noci, mandorle, pinoli e pistacchi, che la frutta secca e disidratata cioè essiccata artificialmente attraverso un processo di disidratazione fino ad un contenuto d’acqua inferiore al 5%.
Quasi tutta la frutta che consumiamo abitualmente fresca si può essicare: da essa si ottiene la frutta secca glucidica (mele, uva, banane sono i tipi di frutta secca glicidica più diffusi)
La prima è “lipidica”, cioè ricca di grassi insaturi e calorie, è povera di zuccheri ma ricca di potassio, fosforo ed alcuni tipi in ferro, calcio e vitamine del gruppo B ed E.
Mentre la seconda può definirsi “zuccherina” è ricca di zuccheri semplici e fibra ed è priva di grassi, con un contenuto calorico intorno alle 250Kcal per frutta secca fino a 350-400 per quella disidratata, ogni 100 grammi di alimento.
Si raccomanda di consumare frutta secca oleosa in quanto è possibile ridurre il rischio cardiovascolare, migliorando il profilo lipido (i valori di grassi nel sangue).
In genere viene consumata a fine pasti portando un carico calorico e digestivo, mentre sarebbe opportuno consumarla a colazione o per lo spuntino di metà mattina o metà pomeriggio.
Ha un potere saziante ma l’elevato apporto calorico e di grassi la rende un alimento che va consumato in piccole dosi e in sostituzione di altri alimenti equivalenti.
Fonte proteica anche se non di proteine ad alto valore biologico; contiene grasi insaturi di cui alcuni come l’alfa-linoleico e il linoleico rispettivamente appartenenti alla famiglia degli omega 3 e 6, sali minerali come potassio e fosforo, e in particolare mandorle, nocciole e pistacchi sono ricchi di calcio oltre che di ferro, e sono buone fonti di vitamina E.
La frutta disidratata, invece, può servire come fonte di zuccheri di facile assimilazione durante l’attività sportiva intensa.
Rispetto alla frutta fresca, giacchè perde acqua, è ricca di fibre, zuccheri, minerali diventando così uno spuntino nutriente in un volume ridotto.
La frutta secca “a guscio” viene utilizzata nelle ricette, intera, macinata o sfarinata per decorare l’esterno di dolci e biscotti, oltre che nell’interno degli impasti. Noci, mandorle, nocciole, oltre al guscio duro, sono coperte da una buccia pellicolare e vengono usate, sia sbucciate, sia con buccia.
In molte ricette si utilizzano nocciole o mandorle che vengono tostate leggermente in forno prima dell’impiego.
Quanto consumarne?
Si consiglia di assumerne 30-35 grammi (noci, nocciole o mandorle) fino a 5 volte a settimana (spuntino ideale da consumare in palestra, in ufficio, a metà mattina o pomeriggio) tenendo presente che circa 100 g di frutta secca apportano pressocché 600 calorie. Ridurre l’assunzione a 20 g per la restante frutta (fichi, uva secca, prugne).
Da evitare, dunque, il suo consumo dopo i pasti, specie se abbondanti: apportereste al vostro organismo molte calorie…. e soprattutto, durante le festività natalizie!)
Provate ad aggiungere la frutta secca all’insalata mista (noci) o alla macedonia (pinoli o le mandorle) o nei dolci casalinghi (nocciole e pistacchi), renderete i vostri piatti non solo appetitosi, ma anche più completi dal punto di vista nutrizionale.
( Tratto da: http://benessere.guidone.it/2010/03/15/i-benefici-della-frutta-secca/).

Allora, mi seguirete in questo cammino?  Vi racconterò tutto ciò che impareremo, ricette comprese!!



martedì 8 novembre 2011

PASTA DELLO STUDENTE


Questa sera tornati dal corso di nuoto di Edoardo e non avendo la cena pronta perché oggi pomeriggio mi sono vista impegnata nella preparazione del calendario dell’ Avvento ( di cui vi parlerò fra qualche post ), ho pensato di preparare la “pasta dello studente”, un primo piatto velocissimo che ho scovato in un blog da me molto amato ( Pane al pane vino al vino ) ma non avendo in casa gli ingredienti indicati nella ricetta l’ ho modificata ed ha ottenuto un gran successo: mio marito addirittura la preferisce così, nella mia versione ed Edoardo ne ha mangiato un bel piattone!!!

Allora eccovi la ricetta: 
(ingredienti per 3/4 persone)

Mettete a cuocere in acqua bollente 200 gr di penne, fusilli o radiatori in acqua salata; nel frattempo inserite nel mixer ( io ho utilizzato il Bimby ) una scatoletta di tonno  da 240 gr, togliendo l’ olio di conservazione ed una vaschetta di ricotta da 250 gr;  frullate il tutto.
Otterrete un composto morbidissimo a cui aggiungerete uno o due cucchiai di acqua di cottura della pasta.
Una volta che quest’ ultima sarà cotta, scolatela ed unitela al composto di tonno e ricotta; a piacere aggiungere parmigiano reggiano!!!

La ricetta originale prevedeva l’ utilizzo della mozzarella al posto della ricotta ma  noi è sembrata più leggera così; provare per credere!!!

"bonne appetit"



lunedì 7 novembre 2011

IL SENSO DELLA VITA

Questa mattina mi trovo qui, un po’ triste forse per cause contingenti, a chiedermi quali siano le cose importanti nella vita; eh, già, sembra un quesito stupido, sembra una domanda a cui si può rispondere in due secondi ma ben pensandoci io alle volte fatico a dare il giusto peso alle cose.
Ci sono momenti in cui mi sento sicura, come se avessi tutto inquadrato, come se sapessi benissimo cosa io debba e voglia fare, altre volte invece mi sembra tutto così incerto, mi sento improvvisamente avvolta dalla paura ma non so dire che cosa tanto mi spaventi!!!
Allora mi interrogo, mi chiedo se siano alcuni aspetti della mia vita che ben poco mi soddisfano, se siano altre cose che non mi gratificano, se sono le mie instabilità emotive, i miei aspetti emotivi ancora immaturi, se siano le persone con cui mi confronto alle volte così poco reali, così poco tangibili, falsi modelli che magari incontriamo nei media, nel web, che sembrano avere una vita così perfetta, proprio quella che ognuno di noi vorrebbe!!
Non so dire in quale mare io mi stia imbattendo da qualche tempo a questa parte, non so perchè la mia vita sia cambiata, anzi perchè io sia tanto cambiata, non capisco perchè alle volte io perda di vista le cose veramente solide della mia esistenza, non intuisco il perchè di questo vuoto ma credo che per quanto la vita possa essere poco generosa in fatto di cose materiali, o in campo lavorativo, il buco nero che sento nel petto, quel velo di tristezza che spesso compre il mio sorriso, sia ben difficile da riempire perché è un vuoto interiore, è quel bagaglio che io non ho ricevuto e che invece vorrei dare a Edoardo perchè so, questo lo so, che nella vita spesso gli sarà necessario attingere da quel tesoro, fatto di certezze, di immagine di sé, di riferimenti e di valori, di famiglia, la sua famiglia!! Sapete qual’ è la verità che svela questi miei dubbi? Crescere formandosi pressoché da soli è dura; si sbatte la faccia contro alla vita!!!
Per fortuna nella mia vita adesso c’è un ometto molto importante che con piccoli ma enormi gesti mi riporta alle cose vere della vita: Edoardo, che viene a casa dalla materna e mi dice: “mamma, questo è per te”, “ti voglio tanto bene”; psicoterapia fatta!!!


mercoledì 26 ottobre 2011

NELLA MIA CUCINA

Nella mia cucina in questi giorni l’ atmosfera autunnale ha avuto la meglio sulle tante cose che avrei dovuto fare e mi sono così buttata nella preparazione di questi piatti.

Passatelli

Involtini di verza e polpettine

Ravioli alla ricotta, maltagliati ed una bella sfoglia da cui ho poi ricavato tre belle porzioni di tagliatelle

Un primo piano dei miei ravioli


mercoledì 19 ottobre 2011

SFOGLIA TIRATA COL MATTARELLO

Amo le tradizioni, rimpiango quelle perse, quelle che la mia nonna Paola mi ha fatto conoscere e toccare con mano quando ero una bambina ma che poi, purtroppo, adesso non può più insegnarmi.
Lunedì sera però, in una nonna di nome Mafalda ed in una brava sfoglina di Bologna, in un contesto caldo e familiare come quello dell’ azienda agricola “Il Folicello” (di cui vi ho già parlato), ho ritrovato alcuni gesti lontani, che non vedevo e non facevo più da tempo!!
Ho impastato tre uova di sfoglia, l’ ho tirata (discretamente) col mattarello ed ho avuto il piacere di portarmi a casa una bella porzione di tagliatelle biologiche: eh sì, non abbiamo utilizzati ingredienti qualsiasi ma uova di galline ruspanti e nutrite in modo sano e farina macinata a pietra non privata del germe di grano ( ne ho acquistati cinque chili! ).
Per concludere la serata abbiamo mangiato un bel piatto di pasta da noi “sapientemente" prodotta e condite con il meraviglioso ragù alla bolognese di Antonella, sulla tavola tanti profumi tra cui quelli del vino e del succo di uva dell’ azienda sempre biologici e biodinamici; una delizia per il palato e per l’ umore!!
Durante la serata ho capito che farò la sfoglia fatta in casa spesso perchè è buona, è genuina, è un turbinio di profumi, di aromi e perchè vorrei che i gesti che mi ha insegnato la nonna “Pam” tornassero a vivere nelle mie mani e in quelle di Edoardo quando sarà più grande.
Durante la serata ho avuto modo di parlare a lungo con Antonella, la titolare dell’ azienda e non sapete quanti segreti culinari ho scoperto: uno di questi riguarda il pane fatto in casa, ma questa è un’ altra storia....che presto vi racconterò!!!





venerdì 14 ottobre 2011

SAN EDOARDO


Oggi è l’ onomastico del mio bambino, Edoardo, così  ho pensato di festeggiare, e come secondo voi? Ma con un dolce!!!! 
Ho deciso di preparare una “Tenerina”, forse nota a molti di voi, un dolce squisito, semplice, che riscuote sempre un gran successo ed allora, per chi ama la cioccolata fondente, ecco la ricetta:





Ingredienti:
due etti di cioccolato fondente, tre uova, un etto di burro, un etto e mezzo di zucchero, due cucchiai colmi di farina

Procedimento:
Sciogliere a bagnomaria il cioccolato fondente con il burro.

Montare a neve i bianchi d’uovo con un pizzizo di sale.
Unire al cioccolato ed al burro fuso i rossi d’uovo, lo zucchero, la farina ed amalgamare bene il tutto; 
infine aggiungere gli albumi precedentemente montati stando attenti a non smontarli!!

Versare il tutto in una ruola di alluminio di quelle piccole e cuocere con forno modalità ventilato a 170-180° per 20-25 minuti; l’ importante che al centro la torta rimanga umida e che infilando uno stuzzicadenti questo rimanga bagnato!!
Far raffreddare e degustare ( è più buona il giorno dopo ) e se volete fare un abbinamento di gusti speciale, degustatela con una buona crema pasticciera!!!!

A tutti voi buon appetito!!

mercoledì 28 settembre 2011

CHI BEN COMINCIA....

Qualche mattina fa, quasi per caso, è cominciata una routine di famiglia a cui pensavo da un po’ senza essere ancora riuscita a realizzarla: la colazione insieme, seduti attorno al tavolo apparecchiato e pieno di cose buone da mangiare!!
Quella mattina mi sono alzata, come faccio sempre, prima di tutti e anche senza aver programmato nulla la sera prima mi sono ritrovata a preparare la colazione a mio marito che solitamente comincia la sua giornata a digiuno! Forse merito della centrifuga nuova che mio marito mi ha regalato per il mio compleanno, forse la voglia di cominciare la giornata scambiando due parole con le persone che amo, un po’ di corsa ma ho apparecchiato, scaldato le brioche, fatto una meravigliosa e sanissima centrifuga di mela, carota e limone, un bel biberon di latte, biscotti e miele ( quello naturale di Giovanni) ed una sveglia ai miei uomini anticipata di pochi minuti!!
Seduti lì, con grande sorpresa, anche l’ inizio frenetico che orami contraddistingue tutti noi è stato diverso, aveva un altro sapore, sono uscita di casa rincuorata, più serena e così adesso questo è pane quotidiano, ogni mattina, anche quando spengo la sveglia e rimango a letto oltre l’ orario stabilito, ci sediamo dieci minuti insieme, per darci il buongiorno, per mangiarci qualcosa, per scambiarci uno sguardo che non sia il solito fugace!!
Ma anche ciò che mangiamo deve essere salutare e quindi ecco che ho messo al bando le brioche della pasticceria del supermercato ed ho preparato questo:


Il “Bensone “ di Natalia Cattelani!! Una bontà ripiena di Nutella che inzuppata nel latte intero e fresco diventa una prelibatezza e fornisce una bella dose di energia!!

Un sorriso, una colazione preparata in casa e condivisa con chi ami ti cambia la giornata!!!

METTI UNA SERA......

Metti una sera: un po' di magia, qualche candela un po’ consumata, qualche foglio di cera d’api, brillantini,  utensili ottenuti da oggetti di riciclo con un po’ di creatività, qualche stampo per dolci ed il risultato è questo...










Ecco le nostre candele home made!! Che spasso, che soddisfazione, grazie anche all’ aiuto di papà Denis e di Edoardo che si è occupato della cera!!

lunedì 26 settembre 2011

I PIEDI.... NELL’ UVA





Ieri mattina io, mio marito ed il nostro cucciolo Edoardo ci siamo alzati di buon’ ora (come se solitamente dormissimo fino a tardi!) per raggiungere un’ azienda agricola, situata a pochi chilometri da casa nostra, che produce vino biologico e biodinamico: “Il Folicello”!
Qui, oltre allo spettacolo offerto dai primi colori autunnali, la vista di qualche delizioso animaletto e l’ accoglienza dei padroni di casa ci aspettava la VENDEMMIA!!
Dopo tante corse nella campagna più incontaminata ci siamo tuffati tutti e tre, ma in particolare io ed Edoardo, a raccogliere questi bellissimi grappoli d’uva che abbiamo anche potuto gustare inquanto biologici e privi di trattamenti chimici!!
Sapori dolcissimi, tanto sole ancora caldo sulla pelle, tanto verde, le prime foglie rosse, le vocine dei bambini entusiasti, il ritrovo con tante persone che come me hanno preso consapevolezza dell’ importanza di cibi genuini, le vecchie tradizioni immaginate ed in parte ritrovate, il sorriso di mio figlio quando mi guarda e mi dice: “mamma è bello questo posto”!!!
Riempito il carro di uva le emozioni continuano: Edoardo con gli altri bambini cominciano a pigiare l’ uva raccolta e con stupore guardo quel fiume di succo rosso uscire da sotto i tanti piedini intenti a pigiare e saltare su quei frutti così succosi e zuccherini!!
Beviamo ciò che abbiamo prodotto, il succo è delizioso, il pane fatto in casa, le marmellate ed il vino offertoci dai proprietari dell’ azienda ottimi,  genuini!!
Di questa giornata mi è rimasta un’ immagine poetica, un profumo ed un calore sulla pelle che vorrei sentire ogni giorno; in fondo, nel mio cuore, un assaggio di quella vita che tanto vorrei: in campagna, nella natura, alla scoperta di quelle cose che forse ti segnano il viso dalla fatica ma che ti danno una luce diversa!!







venerdì 23 settembre 2011

UN REGALO SPECIALE



Domenica scorsa è stato il mio trentunesimo compleanno, un giorno importante, un momento che ricorda a mia madre un’ esperienza unica come quella della sua precoce maternità ed un’ occasione che porta me a fare un bilancio su come ho trascorso questi anni, su cosa sono diventata e su quello che avrei potuto essere!! E’ un modo per ripensare alle tante cose belle che ho, alle forti certezze come quella ad esempio della mia famiglia ( mio marito e mio figlio ), alle grandi responsabilità che fin da molto giovane mi hanno alle volte impedito alcuni passi ma ho capito che va bene così, che sono grata per quello che ho, che ho raggiunto obiettivi che non sembravano scritti nel mio “destino” e che forse, in passato, nessuno si aspettava che io raggiungessi!!
Tutti questi pensieri, queste valutazioni, questi resoconti di vita sono stati fino a pochi giorni fa solo affar mio; poche conferme esterne sulla mia persona, sul mio operato, sul mio vivere ma poi, Domenica, mia madre mi porge un sacchetto contenente il suo regalo di compleanno e mi dice “aprilo quando sei sola”!!
La cosa mi incuriosisce perchè pensavo di sapere cosa ci fosse in quel pacco ed invece non era così: c’era un bellissimo regalo, ma non mi riferisco al buono da spendere in libreria (inutile dire quanto io abbia apprezzato) ma una lettera scritta su una carta speciale, da una calligrafia a me molto conosciuta, parole che non mi ero sentita dire spesso!
Mia madre che mi dice quanto è fiera di me, che è una mamma fortunata, che sono la figlia che tutti vorrebbero, che mi ammira per ciò che faccio, per i sacrifici fatti, che sono un’ ottima mamma!!
Ebbene, non ricordo in vita mia regalo migliore e credo che queste parole mi accompagneranno ogni giorno della mia vita, in ogni momento di sconforto, nei momenti di gioia, a ricordarmi che ci lega qualcosa di forte, che ho una madre che mi ama e che nemmeno le dure prove a cui la vita ci ha sottoposto in passato hanno deturpato il nostro legame!!
Domenica sera, finita la festa, mi sono seduta sul letto e nel buio della mia stanza, illuminata solo da una tenue lucina, mi sono riletta più volte quelle parole: ho ritrovato la tenerezza di una madre, la mia, una donna molto forte che spesso mi è sembrata dura, distante, ma  finalmente me lo ha detto: nulla le passa inosservato di ciò che faccio, lei c’è, è qui con me.
Ecco, il 18 Settembre 2011, a trentuno anni sono rinata, sono rinata figlia!!
Mamma ti voglio tanto bene!!!!!!!!!!!!!!!

venerdì 16 settembre 2011

MITI E METE



Ecco, il mio pensiero oggi vola qui, ad un libro che mi ha accompagnato nei miei pensieri e nel mio quotidiano, alle volte tragi-comico, di mamma!!
Lei, colei che ha scritto “Piccole donne rompono” si chiama Lia Celi, autrice di satira che personalmente ho scoperto in gravidanza leggendo una rivista che si chiama “Insieme”!!
Lì con la mia pancia, affrontavo i primi pensieri di mamma e, nonostante il periodico in questione affrontasse tematiche quali parto indolore, allattamento e coliche gassose, io mi precipitavo a leggere l’ ultima pagina, quella di Lia che ai miei occhi era già un mito per il solo fatto di avere quattro figli!!
L’ ho immaginata, ho letto per mesi le sue avventure di mamma, l’ ho cercata su Facebook ed ho avuto poi l’ onore di partecipare alla presentazione di questo suo spassosissimo quanto realistico libro e di aggiudicarmi anche una dedica nella mia copia!!
Sentirla parlare è stato meraviglioso, ho riso come una matta nonostante i temi affrontati fossero tutt’ altro che comici ed è così che tornata da questo incontro con lei mi sono tuffata in questa esilarante lettura!!
Insomma, quando mi prende lo sconforto, vorrei che Lia fosse qui con me perchè sono certa che, pur ammettendo e comprendendo le difficoltà in cui una madre può incorrere, riuscirebbe a farmi sorridere, a sdrammatizzare; non so come dirlo, bisogna conoscerla, tramite la sua penna, nella sua “parlantina”, nell’ energia che sprigiona e nella fiducia che infonde!!
Un giorno nella mia bacheca di Facebook mi scrisse “Michela, alle volte essere cialtroni fa bene”: un consiglio più azzeccato non poteva darmelo, come se mi conoscesse da sempre!!! Sarà l’ intuito di una super mamma, sarà la sua intelligenza o la sua sensibilità, non lo so, ma alle volte prendo tra le mani il suo libro, ne rileggo qualche capitolo ed anche se sono pagine che già conosco, mi aiutano, mi rimettono in carreggiata!!
 Lei per me è davvero un esempio di donna: una mamma di tanti figli, una mamma che mi immagino solare, serena e pressochè priva di tutte le paranoie che fanno invece parte di me...insomma un mito ed una meta da raggiungere!!!

giovedì 15 settembre 2011

ANCORA UN PO’ DI DETERSIVI ECOLOGICI E AUTOPRODOTTI

Eccomi qui come promesso per svelarvi qualche altro trucchetto economico, ecosostenibile e home made in materia di detersivi.

COME LAVARE LE TENDE

Ciò che rovina di più le tende è il detersivo che rimane nella tenda.
Le tende vanno lavate con pochissimo detersivo, se sono particolarmente sporche si fa un ammollo prima.
Non si mette ammorbidente.
Per togliere residui di detersivi conviene risciacquarle due volte: prima che parta l’ ultima centrifuga, si ferma la lavatrice e si riporta all’ ultimo risciacquo


DEODORANTI PER AMBIENTI

Se vi piace l’ odore del caffè potete utilizzarlo per deodorare piccoli ambienti, mescolando qualche fondo asciutto con alcuni chiodi di garofano; cambiare quando perde efficacia.

Ancora caffè per combattere l ‘odore forte di aglio, cipolla, funghi secchi, negli ambienti in cui li conservate: mischiate aceto e fondi di caffè asciutti, o polvere di caffè, in una ciotola formando una pappa densa. Si asciuga da sola. Cambiare quando perde efficacia.

Inutile ricordarvi gli amatissimi oli essenziali naturali!!
Si possono utilizzare in mille modi e per tante cose, anche nelle creme...ne parleremo!!

PULIZIA VETRI

La cosa più efficace ed ecologica per lavare i vetri è la spatola per asciugare i vetri ( per intenderci quella che usano i lavavetri per strada).

Mettere in un secchio dell’ acqua pulita molto calda con un po’ di aceto, immergere un panno in microfibra, strizzarlo ma non troppo ( in modo che il vetro non asciughi immediatamente , passarlo strofinando bene in tutti gli angoli.
Passare poi la spatola avendo cura di asciugarla tra una passata ed un’altra.
Piccolo segreto: non fare mai al sole questa operazione: asciugando immediatamente il vetro si creerebbero aloni e strisce.
Un ultimo suggerimento: spendete qualche euro in più per la spatola che deve essere in gomma morbida; da evitare quelle economiche in plastica dura!!

PULIZIA TAPPETI

Aspirare il tappeto per bene.
Cospargere il tappeto di bicarbonato stendendolo con le mani in modo da coprire tutto il tappeto.
Lasciare agire per tutta la notte.
Ripassare con l’ aspirapolvere ripulendolo bene. Toglie gli odori.



“VELINA PER PAVIMENTI ECOLOGICA”

Capita a tutti di voler togliere dal pavimento (magari di parquet) la polvere, senza però utilizzare l’ aspirapolvere ma le “veline” usa e getta sono molto inquinanti e così ho pensato di sostituirle con un bel ritaglio di pile, un vecchio plaid che non utilizzavamo più!!
E’ il miglior cattura polvere mai provato, ma questa idea mi è venuta nel ricordo della mia cara nonna che puliva i pavimenti con un vecchio scialle di lana!!!
Per la sua pulizia basta una scrollatina al termine della pulizia ed un lavaggio a bassa temperatura a mano o in lavatrice quando lo riterrete necessario.

Il pannetto di pile può essere della dimensione che preferite e
si può infilare nei buchetti appositi delle scope per veline













mercoledì 14 settembre 2011

LIBERTA’ E AMORE



Qualche tempo fa, leggendo con molto interesse un blog che seguo quotidianamente (http://www.lacasanellaprateria.com/), mi sono casualmente imbattuta nella “recensione”di un libro che da subito ha catturato la mia attenzione e così ho provveduto all’ acquisto.
Ciò che mi ha aperto a nuove prospettive e possibilità è questo: "Libertà e amore” di Elena Balsamo.
Questo testo illustra l’ approccio Montessori nell’ ambito educativo e non solo, io vi ho trovato molto di più: uno stile educativo, uno stile di vita, vera saggezza, spunti di riflessione ed una sensazione di pace che mi ha accarezzata durante tutta la lettura.
Inutile forse tentare di descrivere ciò che ho conosciuto tramite questo libro ed è per questo che oltre a consigliarne la lettura ho pensato di riportare alcune delle parole che mi hanno toccato nel profondo.

“Il bambino è qui e ora, per lui non ci sono passato e futuro, c’è un eterno presente”


“I bambini ci insegnano”


“La nostra attenzione non si porta su tutte le cose indifferentemente ma su quelle simpatizzanti coi nostri gusti. Ci destano interesse le cose utili all’intimità della nostra vita”


“Una cosa fatta con indifferenza non porta mai gioia nella vita; genera solo ansia, infelicità, malessere tensione perchè ogni volta che si fa qualcosa di malavoglia si è divisi in due. La gioia affiora invece quando si è totali”


“Il silenzio fa paura, perchè porta inevitabilmente a contattare se stessi e le proprie emozioni: non si può barare di fronte al silenzio, occorre mettersi a nudo e questo fatalmente spaventa. Eppure è proprio solo dal silenzio che nasce ogni parola. E’ il silenzio che costruisce il mondo”


“La considerazione è il bisogno principale dell’esistenza per ogni individuo. Senza essere considerati non si può vivere”


“Il neonato è puro oro spirituale. Avere cura della sua innocenza è il modo di ritrovare il sentiero per la nostra.....il legame spirituale con lui viene dal toccarlo, tenerlo fra le braccia, offrirgli sicurezza, giocare con lui e prestargli attenzione”


“Ma ciò che conta sopra ogni altra cosa è che il bambino senta che ciò che lui dice è importante per gli altri e che da parte dell’ adulto c’è la volontà e il piacere di ascoltarlo”


“Al bambino non bisogna dare le cose ma l’ essenza delle cose e le chiavi delle funzioni”


“Ogni bambino è speciale così com’è, siamo noi che non riusciamo a vederlo. Ma il fatto è che la vista, non quella fisica, quella spirituale, è collegata all’amore: non si può amare chi non si vede e non si può vedere chi non si ama”


“Noi non possiamo insegnare l’ amore a un bambino perchè lui è già amore”


Questa è una brevissima parte dei “segreti" che questo libro racchiude; vi sono anche illustrati il “metodo” Montessori e relativa trasposizione nella vita pratica, le scuole Montessori nel mondo ed un progetto che l’autrice del libro sta realizzando; E’ UN LIBRO ASSOLUTAMENTE DA LEGGERE!! 
Come se non bastasse ho avuto la fortuna di incontrare di persona la dottoressa Balsamo che mi ha ascoltato con discrezione e comprensione cercando di illuminare il mio cammino!! Una persona disponibile come poche.

Spero che qualcuno di voi ascolti questo mio piccolo ma sincero suggerimento di lettura facendomi sapere quanto di buono è entrato nella vostra vita già dopo la lettura del prologo.














martedì 13 settembre 2011

DETERSIVI ECOLOGICI E AUTOPRODOTTI

Eccomi qui, volenterosa come non mai,  a riflettere in quali contesti domestici potrei agire per incrementare il nostro rispetto nei confronti della natura che tanto ci sta a cuore.
Inutile dire che utilizzo borsine per la spesa di stoffa o di plastica resistente, che quando mi è possibile, nei miei spostamenti, utilizzo la bicicletta, che in inverno non abuso mai del riscaldamento, che faccio la raccolta differenziata, che utilizzo i detersivi con moderazione ma......in questo campo potrei migliorare e così eccomi qui a rileggermi un po' di pagine che molto tempo fa avevo scaricato da un sito ben fatto, il cui titolo è "DETERSIVI TRADIZIONALI, ECOLOGICI & FAI DA TE”.




Dalla nascita di Edoardo la mia vena ecologica si è svegliata e per questo motivo da qualche tempo ho cominciato ad acquistare i detersivi per la lavatrice e per i piatti di "Vivi verde Coop" alla spina ( sono ecologici ed il flacone è riutilizzabile almeno 30 volte ) e mi sono anche addentrata in un supermercato della catena "Naturasì" acquistando un multiuso per  cucina e bagno ed un barattolo di percarbonato di sodio ( e non il perborato!!) utile a rimuovere le macchie più resistenti dai capi sporchi.
In realtà avrei voluto acquistare altri prodotti ma i prezzi proibitivi me lo hanno impedito, così ho pensato che per inquinare meno e non prosciugare il conto corrente in banca una soluzione c'è: AUTOPRODURSELI!!!
Quindi eccomi a studiare pozioni, a preparare ingredienti base quali: aceto bianco, alcool e bicarbonato e a recuperare flaconi vuoti da riutilizzare.

Ecco allora qualche ricetta:

DETERSIVO PIATTI fai da te:

3 limoni, 400 ml di acqua, 200 g di sale, 100 ml di aceto bianco

- Tagliare i limoni in 4-5 pezzi togliendo solo i semi e mantenendo la buccia ( è più facile se tagliate il limone a rondelle)
- Frullarli con un mixer insieme ad un po' di acqua e al sale. Per evitare intasamenti del filtro lavastoviglie, frullate a lungo e molto finemente la poltiglia
- Mettere la poltiglia in una pentola, aggiungere tutta l' acqua e l' aceto e far bollire per circa 10 minuti ( con Bimby 15 sec., 100°, vel.4 ) mescolando affinchè non si attacchi. quando si è addensato e raffreddato mettere in vasetti di vetro.

Come si usa:

- Due cucchiai da minestra per la lavastoviglie. Non mischiate il detersivo fai da te a quello classico lavastoviglie.
- A piacere per i piatti a mano. in caso di stoviglie unte basta aggiungere sulla spugnetta un po' di detersivo classico piatti a mano visto che,  differenza di quello per lavastoviglie, può mischiarsi a quello fai da te.

Piccolo suggerimento: io ho sostituito il brillantante per lavastoviglie con semplice aceto di vino; risultato eccellente!!


PULITUTTO E LAVAVETRI fai da te:

Per 500 ml servono:
100 ml di alcool per liquori, 400 ml di acqua distillata, 8-10 gocce di detersivo per piatti ( io utilizzo quello "Vivi Verde Coop alla spina ), 5 o più gocce di olio essenziale a scelta ( quelli naturali, mi raccomando )

Miscelare il tutto in uno spruzzino.

E' consigliato l' uso di acqua distillata quando l' acqua domestica è molto calcarea: questa potrebbe lasciare aloni di calcare su superfici più delicate e brillanti,come i vetri o l' acciaio. Mentre quando l' acqua domestica è dolce, può essere usata con tranquillità.
L' alcool alimentare bianco è inodore e ottimo per questo detersivo, ma parecchio costoso. Se non vi da fastidio l' odore dell' alcool rosa si può usare anche quello ( l' alcool inodore e oli essenziali sono molto più piacevoli)


SPRUZZINO CON ACQUA E ACETO

Diluire a scelta il 20%, 30% o 40% di aceto in restante acqua.

Per 500 ml:    20% = 100 ml di aceto in 400 ml di acqua
                      30% = 150 ml di aceto in 350 ml di acqua
                      40% = 200 ml di aceto in 300 ml di acqua

Se l' acqua del rubinetto è troppo calcare a utilizzare acqua distillata per evitare macchie di calcare; l' aceto di mele ha un odore più gradevole.

Attenzione: non utilizzare su marmo e pietre, legno, cotto e tutte le superfici sulle quali è sconsigliato l' uso di sostanza acide!!


SPRUZZINO CON ACQUA E BICARBONATO:

Sciogliere al massimo 48 grammi di bicarbonato in 500 ml di acqua.
Agitare sempre prima dell' uso.
il bicarbonato è igienizzante, sgrassante e assorbe gli odori.
Attenzione: l' aceto e l' acido citrico non vanno assolutamente mescolati al bicarbonato in quanto chimicamente opposti, si invalidano a vicenda.


ACETO E BICARBONATO HANNO UN FORTE POTERE SGRASSANTE.



Qualche ingrediente

Detersivi alla spina Vivi Verde Coop






























Adesso non mi resta che testare i miei nuovi detersivi, nella speranza che siano una soluzione condivisibile da tanti, che siano un gesto di coerenza per tutte le volte in cui facciamo notare ai nostri figli la bellezza della natura senza però averne il minimo riguardo (" guarda che bella tartaruga"....poi litri di detersivo nei mari e nei fiumi!!!!! ).


Alle prossime pozioni.....














TORTA DI MELE A MODO MIO

Scrivo questo post chiedendomi se ci sia ancora qualcuno che legge il mio blog! L' ho trascurato così a lungo che non saprei nemmeno da ...